Era il lontano 1983, erano ormai diversi anni che il gruppetto di maniaci del fuoristrada che frequentavo si ritrovava ogni maledetta domenica come dice Pacino, per andare per boschi con le moto. Erano i tempi in cui non esistvano i verdi, quelli all'epoca buttavano ancora l'olio bruciato nelle fogne e guidavano puzzolenti fiat o terribili e inquinanti Ford Transit, potevi andare tranquillo.
Caldo, freddo, pioggia o neve, mai avrei mancato l'appuntamento dal Soldateschi che abitava a una 15ina di km da Siena e la cui casa in campagna rappresentava il punto di partenza per ogni uscita.
D'inverno ti aspettava col camino acceso e il gotto del vino pronto sul tavolo verso il quale ti dirigevi in semiparesi, d'estate il vinello erà più fresco e di qualità più adatta al caldo ma rimaneva come sempre una celestiale visione.
E si partiva spingendoci sempre più avanti verso mete sempre più lontane, vogliosi e desiderosi di trovare altre vie e altre difficoltà da affrontare.
E venne appunto il 1983, il gruppetto si trovò intorno ad un tavolo e nacque la malsana idea, si va al mare! Come al mare, ma è lontano, tutta per i boschi poi chissà quanto ci vuole, e poi, chi le conosce le strade sulla costa.
Mille pensieri ma una soluzione, ci sarà un motoclub o un gruppetto tipo il nostro al mare, vediamo dove e non c'era il ueb...C'era però il moto club Nettuno di Follonica e si riuscì a far capire le nostre intenzioni agli amici in riviera.
Iniziarono una serie di domeniche armati di frecce e sparapunti, dopo tanto si riusci, come gli scavatori di gallerie, a ritrovarci nel punto stabilito, noi partiti da Siena e loro partiti da Follonica, si poteva fare.E visto che era fatta perchè non dirlo in giro magari si aggrega qualcuno.
Ecco alla prima edizione della Siena - Follonica del 1984 si partì in circa 400 moto, l'anno dopo in 700 e quello dopo ancora eravamo oltre 1000 con tanto di sponsor Camel a fare da partner e gente come Maddii a gareggiare.
La prima me la sono goduta facendo la scopa, non di gobbo, magari, si partiva alla fine e si raccattavano i malconci, molti, durante la strada, segnalandoli a quelli con le jeep.
Spesso si operava da psicologi, trovavi gente per le mulattiere o le pietraie che raccontrava di aver visto la Madonna, altri che volevano regalarti la moto pur di essere riportati a casa, il delirio.
Poi con gli anni l'impegno da pura sfida diventò routine e piano piano noi del gruppetto di base si smise di seguire quello che era diventato un evento troppo grosso e per troppi.
E difatti dopo poco, complici anche i verdi, Siena uscì dalla titolazione della manifestazione che comunque, per quanto non da confrontare con l'originale, prosegue col nome di Colle-Follonica a tutt'oggi.
Ma lo spirito è molto diverso, negli anni 80 era una sfida, erano altre moto, non c'erano ne internet nè tantomeno i cellulari, se rompevi qualcosa stavi nel bosco ad aspettare non mandavi i messaggini, mi ricordo che alcuni pur di partecipare compravano la prima cosa da fuoristrada che gli capitava e partivano. E tribolavano ma se arrivavano a Follonica ne godevano per molto tempo.
Ho visto partire gente in Vespa, in Lambretta, addirittura tre ragazzi con una Dyane, erano i tempi in cui si partiva dalla Fortezza di Siena, sembrava di essere a Parigi per lo start della Dakar, pubblico in attesa la mattina dal cancellone, televisioni e fotografi, all'arrivo a Follonica erano migliaia, bloccavi la cittadina, era uno spettacolo.
Ora leggi che si danno appuntamento sui forum, che decidono le assistenze, ora ci sono le mousse al cioccolato e i gps, e addirittura tornano in taxi dall'arrivo mollando le moto sui furgoni dei meccanici, che tristezza, si esce di casa e ci si ritorna con la moto. Poi, as ever, fate come vi pare.
E visto che è dimostrato che fare le cose per molti poi le guasta noi, reduci e adepti del gruppetto dell'80 sapete cosa facciamo tra poco? Partiamo in pochi da Siena e arriviamo belli baldanti a Follonica organizzandocela per conto nostro, sulle strade originali e condita da pic nic nel bosco.
Quando e a che ora lo sanno solo gli invitati che saranno costretti a partecipare con qualsiasi mezzo tassellato a due ruote, in attesa del racconto gustatevi le poche foto che ho ritrovato, è l'edizione della Siena - Follonica del 1986, partenza dalla Fortezza, stavolta ero in corsa senza dover raccattare nessuno, sono il 192 a cavallo della gloriosa Cagiva Ala Rossa 350 4 tempi con cui vinsi anche il Campionato Toscano Enduro classe 4t, ma questa è un'altra storia..
Caldo, freddo, pioggia o neve, mai avrei mancato l'appuntamento dal Soldateschi che abitava a una 15ina di km da Siena e la cui casa in campagna rappresentava il punto di partenza per ogni uscita.
D'inverno ti aspettava col camino acceso e il gotto del vino pronto sul tavolo verso il quale ti dirigevi in semiparesi, d'estate il vinello erà più fresco e di qualità più adatta al caldo ma rimaneva come sempre una celestiale visione.
E si partiva spingendoci sempre più avanti verso mete sempre più lontane, vogliosi e desiderosi di trovare altre vie e altre difficoltà da affrontare.
E venne appunto il 1983, il gruppetto si trovò intorno ad un tavolo e nacque la malsana idea, si va al mare! Come al mare, ma è lontano, tutta per i boschi poi chissà quanto ci vuole, e poi, chi le conosce le strade sulla costa.
Mille pensieri ma una soluzione, ci sarà un motoclub o un gruppetto tipo il nostro al mare, vediamo dove e non c'era il ueb...C'era però il moto club Nettuno di Follonica e si riuscì a far capire le nostre intenzioni agli amici in riviera.
Iniziarono una serie di domeniche armati di frecce e sparapunti, dopo tanto si riusci, come gli scavatori di gallerie, a ritrovarci nel punto stabilito, noi partiti da Siena e loro partiti da Follonica, si poteva fare.E visto che era fatta perchè non dirlo in giro magari si aggrega qualcuno.
Ecco alla prima edizione della Siena - Follonica del 1984 si partì in circa 400 moto, l'anno dopo in 700 e quello dopo ancora eravamo oltre 1000 con tanto di sponsor Camel a fare da partner e gente come Maddii a gareggiare.
La prima me la sono goduta facendo la scopa, non di gobbo, magari, si partiva alla fine e si raccattavano i malconci, molti, durante la strada, segnalandoli a quelli con le jeep.
Spesso si operava da psicologi, trovavi gente per le mulattiere o le pietraie che raccontrava di aver visto la Madonna, altri che volevano regalarti la moto pur di essere riportati a casa, il delirio.
Poi con gli anni l'impegno da pura sfida diventò routine e piano piano noi del gruppetto di base si smise di seguire quello che era diventato un evento troppo grosso e per troppi.
E difatti dopo poco, complici anche i verdi, Siena uscì dalla titolazione della manifestazione che comunque, per quanto non da confrontare con l'originale, prosegue col nome di Colle-Follonica a tutt'oggi.
Ma lo spirito è molto diverso, negli anni 80 era una sfida, erano altre moto, non c'erano ne internet nè tantomeno i cellulari, se rompevi qualcosa stavi nel bosco ad aspettare non mandavi i messaggini, mi ricordo che alcuni pur di partecipare compravano la prima cosa da fuoristrada che gli capitava e partivano. E tribolavano ma se arrivavano a Follonica ne godevano per molto tempo.
Ho visto partire gente in Vespa, in Lambretta, addirittura tre ragazzi con una Dyane, erano i tempi in cui si partiva dalla Fortezza di Siena, sembrava di essere a Parigi per lo start della Dakar, pubblico in attesa la mattina dal cancellone, televisioni e fotografi, all'arrivo a Follonica erano migliaia, bloccavi la cittadina, era uno spettacolo.
Ora leggi che si danno appuntamento sui forum, che decidono le assistenze, ora ci sono le mousse al cioccolato e i gps, e addirittura tornano in taxi dall'arrivo mollando le moto sui furgoni dei meccanici, che tristezza, si esce di casa e ci si ritorna con la moto. Poi, as ever, fate come vi pare.
E visto che è dimostrato che fare le cose per molti poi le guasta noi, reduci e adepti del gruppetto dell'80 sapete cosa facciamo tra poco? Partiamo in pochi da Siena e arriviamo belli baldanti a Follonica organizzandocela per conto nostro, sulle strade originali e condita da pic nic nel bosco.
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