2 giorni fa
venerdì 29 maggio 2009
Ebbene si...
Dopo uno strepitoso primo episodio, la serie di avventure del "Commissario Montalbuccio" pare destinata ad avere un seguito con la benedizione del Commissario Montalbano in persona venuto a far visita alla nostra amata Siena Tv.
La parodia del popolare commissario in chiave tipicamente senese è piaciuta a Luca Zingaretti e la sua visita è stata di stimolo per la produzione in previsione del secondo episodio.
Eccoci quindi ritratti, da destra Ucello (Luciano Sardone), il Commissario Montalbuccio (Giovanni Mazzini) il Commissario Montalbano (Luca Zingaretti), il Conte Favi (Bart), il regista Giacomo Steiner e l'ottimo Tony Cozzolino.
Se vi siete persi la prima avventura "La pista falsa", potete tranquillamente riguardarvela grazie al portentoso servizio podcast del sito della tv.
http://www.sienatv.it/web/podcast.html?task=videodirectlink&id=14
giovedì 28 maggio 2009
Vivere di traverso è eccezionale
Era uno dei motti di Carletto Talamo che mi manca come una falange, era un modo di vivere e di guidare la moto, comunque un modo di interpretare le cose.
E non importava se i mezzi erano 2 o 4 ruote, mi ricordo di averlo visto divertire molto anche con le sue Cobra Shelby nel tentativo di emularmi col Capri nei traversi.
Per questo, vuoi l'età, vuoi soprattutto la devastante necessità di andare a cercare nuove frontiere e nuovi limiti, mi sono deciso a fare una roba che non facevo da tempo e mai avrei immaginato di fare, mi sono comprato una macchina stupida per fare traversi o drifting come lo chiamano ora.
Ho scelto il minore dei mali e trattandosi diuna disciplina giapponese ho optato per una jap, almeno non si rompe ahahahahahahaha.
Ecco quindi comperire alla Bartcaverna una Nissan S14 rossa targata tedesca, bella pronta ad essere tammarrizzata per affrontare le gare del DriftingGp, l'ho preferita a robe crucche o ammerigane e penso di essere stato di stimolo anche ad altri per buttarsi nella mischia.
Si vive una sola volta, meglio farlo di traverso.
lunedì 18 maggio 2009
Siena-Follonica 2009, ce l'abbiamo fatta
Mi ero riservato di scrivere di questo Evento con calma ma le emozioni vissute, il piacere provato e gli amici ritrovati mi obbligano quantomeno a scrivere due righe subito di lunedì.
Come vi avevo anticipato sull'altro post il Motoraid che avrebbe portato i motociclisti più audaci da Siena a Follonica solo fuoristrada e solo con moto bicilindriche o d'epoca, è stato organizzato quasi di nascosto soprattutto per contenere il numero dei partecipanti: l'appuntamento è stato dato con pochi giorni d'anticipo e solo i pochi che conoscono l'ubicazione del ponticino di Brenna si sono ritrovati nell'avventura, per di più di sabato e non di domenica come molti si aspettavano...
Per dare seguito alla prima riedizione abbiamo tenuto fede al logo che Mik Bani creò quando gli riprese l'idea di questo percorso, 2 For Twin, anche se poi basta che vieni in pace anche se non hai un twin.
Tra assenti giustificati e non alle 10 è iniziata la corsa, che a zig zag tra la maremma e le province di pisa ci ha fatto toccare l'asfalto a Follonica dopo 8 ore per un totale di 164 km di sterro, mulattiere, guadi, sottoboschi e quant'altro rende unica e impareggiabile la nostra terra a cui abbiamo portato il massimo del rispetto.
Non fastidiose e feroci endurine moderne, ma robe adatte tipo Ktm 950, Superenduri, Bmw sia modello guerra mondiale che la nuova senza paragambe, un paio di Dominator, due mono più moderni, un TT350 del paleolitico, Poldo con una delle XT 500 e il sottoscritto con la fida Triumph, in tutto 16 presenti, due foto la consegna degli adesivi e via.
C'era anche uno che si era fatto prestare la moto con una scusa meschina da un amico, vi basti questo se l'amico lo sà lo mangia vivo...
Un aperitivo offerto da un amico che ha un baretto ristorante in un posto impensabile, il pranzo a tavola al ristorante il Curvone del Gabellino sono state le soste più lunghe e alcoliche, le altre soprattutto per godersi i panorami unici, non c'è stato il tempo di pensare se ce la faccio, in ognuno dominava l'emozione e la voglia di vivere questa avventura.
Pochissime cadute, soprattutto all'inizio, un ruzzolato nel guado qualche problema tecnico hanno ridotto il numero dei partecipanti fino a 6 con i ritirati che via via si staccavano e andavano ad aspettarci al bar in riva al mare.
Affrontare l'ultima collina e vedere il golfo di Follonica è sempre una grande emozione, riguardarsi nelle foto e ritrovarsi ancora con la polvere in faccia e in gola con gli amici con cui queste emozioni le avevi vissute quasi 20 anni fa è una sensazione tutt'ora indescrivibile.
Arrivare alla gelateria conciati come bastoni da pollaio in mezzo ai primi vacanzieri in calzoncini ed infradito freschi di razzata di sole con i bimbi che ti guardano come un alieno è una gioia notevole, la stessa che mi sta aiutando a rilassarmi in un momento così pieno di impegni come questo.
E per non farsi mancare niente nella strada del ritorno, altri 100km abbiamo anche preso l'acqua che in parte ci ha ripulito, solo in parte.
Grazie a chi c'era e chi ha magistralmente gestito la giornata, grazie a quelli che l'hanno fatta tutta , grazie alla mia povera Scrambler che non ha fatto una piega, grazie a Gipsy Poldo per lo spirito e al Cinotti per altre foto, allo Jena per il filmino, a Gianolo per le risate che ci siamo fatti andando insieme e ovviamente grazie al tipo di Scalvaia che ci ha offerto lo spumante.
Per ora basta così, poi vedrò di implementare, ho ancora la testa piena di cose che vorrei dire ma non ci riesco ne ho da fare troppe.
Bart
mercoledì 13 maggio 2009
Evento 2 DriftingGp, veramente un bel week end
Un numeroso e calorosissimo pubblico ha accolto i protagonisti del Challenge sul Circuito di Viterbo che ha esaltato lo spettacolo del DriftingGp e dei suoi protagonisti.
Dopo un sabato di prove libere che ha permesso ai piloti di familiarizzare con il circuito e le sue curve raccordate i piloti hanno dato vita ad una gara emozionante, incerta e combattuta ad iniziare dalla categoria Street, quella con macchine di serie, con nuovi protagonisti alla ricerca di un posto al sole.
Ma ancora una volta è stato il siciliano Alessandro Modica a svettare, grazie ad una sintonia perfetta con la sua Nissan Sx non ha lasciato spazio agli avversari imponendosi col massimo del punteggio davanti a Miki Pianosi che ha dato fondo alla sua esperienza riuscendo a portare la sua berlina BMW M5 a ridosso di Modica. Ottima anche la prova di Andrea Sapino con la M3 V8 che si conferma terzo di stretta misura sula new entry Mario Guidi.
Se nella Street il risultato, almeno per il vertice, è parso subito abbastanza scontato visto lo show di Modica, nella Racing si è vissuto nell'incertezza fino alla fine. In questa categoria infatti i piloti dopo le fasi di qualifica singoli, si confrontano poi dagli ottavi di finale in modalità Twin Drift ovvero scendono in pista in coppie determinate dalla classifica delle qualifiche e devono darsi battaglia a suon di traversi partendo in coppia al meglio dei due tentativi.
In caso di risultato identico la giuria chiama la bella, denominata One More Time che dovrebbe stabilire il vincitore ma, complice una pista perfetta per il drifting e una notevole esperienza dei piloti in gara, in molte sfide si è dovuti ricorrere a molte chiamate di One More Time per decidere chi avrebbe passato il turno.
Tra le più avvincenti quella tra il vincotore della gara di apertura Benazzi con la Bmw M5 Proto ed Errani con la sua Mustang mai così performante finora nel challenge dei traversi che meritatamente è riuscito a battere l'asso di Rovigo il primo a complimentarsi con lui.
Bello anche il confronto tra Graziano Rossi e Andrea Tavoni che per la prima volta ha mostrato al pubblico un contatto duro quanto involontario con Tavoni che, nel tentativo di superare Rossi, è andato allo scontro con la sua M3, uscita malconcia nell'urto contro la possente Mustang.
Lo stesso Rossi si è poi dovuto impegnare allo sfinimento nel confronto con Errani nella semifinale che ha esaltato il pubblico e costretto i giudici a chiamare almeno sei nuovi OOne More Time che hanno permesso ad Errani di conquistarsi la finale primo secondo posto.
Una lotta serrata ed impegnativa che ha poi costretto Rossi al ritiro nella finale 3° 4° posto col giovane Svizzero Rusca che era uscito sconfitto nella semifinale con Miglio tutta di marca BMW, a causa di un problema tecnico sulla sua Mustang. Per Rusca un terzo posto meritato sia per la grinta della giovane età, 25 anni per il pilota di Lugano, che per la tecnica di guida molto spettacolare e redditizia.
Un'inedita finale tra la BMW rosa di Giorgio Miglio e la Mustang di Riccardo Errani ha chiuso il programma vivendo anche questa nell'incertezza del risultato: Errani infatti evidenziava una notevole confidenza con la vettura e si sentiva motivato dall'aver raggiunto la finale, per Miglio la possibilità di conquistare la prima vittoria dopo aver perso la finale in terra sanmarinese causa un problema tecnico.
Sono state necessarie 4 manche ulteriori prima di stabilire il vincitore che, di stretta misura, è stato Miglio con una bella manovra nell'ultimo giro.
La festa finale sotto il podio ha fatto capire a tutti i presenti che tipo di atmosfera si respiri nel Challenge DriftingGp che ha vissuto di sucuro uno dei migliori week end della sua giovane storia in un ambiente, quello del Circuito di Viterbo che per l'occasione si è arrichito di nuove iniziative quali il raduno Tuning, la sfida del mini drifting radiocomandato e la Scuola Drifting attiva per tutto il periodo su uno spazio appositamente riservato.
Prossimo appuntamento il 7 giugno a Barberino del Mugello sotto forma di esibizione mantre la terza prova del Challenge si svolgerà il 12 luglio a Molinella in provincia di Bologna.
Classifiche e calendario su www.driftinggp.it
Carlo Bartalini
p.s. stay tuned, ho trovato la macchina adatta anche io ehehehehe
Dopo un sabato di prove libere che ha permesso ai piloti di familiarizzare con il circuito e le sue curve raccordate i piloti hanno dato vita ad una gara emozionante, incerta e combattuta ad iniziare dalla categoria Street, quella con macchine di serie, con nuovi protagonisti alla ricerca di un posto al sole.
Ma ancora una volta è stato il siciliano Alessandro Modica a svettare, grazie ad una sintonia perfetta con la sua Nissan Sx non ha lasciato spazio agli avversari imponendosi col massimo del punteggio davanti a Miki Pianosi che ha dato fondo alla sua esperienza riuscendo a portare la sua berlina BMW M5 a ridosso di Modica. Ottima anche la prova di Andrea Sapino con la M3 V8 che si conferma terzo di stretta misura sula new entry Mario Guidi.
Se nella Street il risultato, almeno per il vertice, è parso subito abbastanza scontato visto lo show di Modica, nella Racing si è vissuto nell'incertezza fino alla fine. In questa categoria infatti i piloti dopo le fasi di qualifica singoli, si confrontano poi dagli ottavi di finale in modalità Twin Drift ovvero scendono in pista in coppie determinate dalla classifica delle qualifiche e devono darsi battaglia a suon di traversi partendo in coppia al meglio dei due tentativi.
In caso di risultato identico la giuria chiama la bella, denominata One More Time che dovrebbe stabilire il vincitore ma, complice una pista perfetta per il drifting e una notevole esperienza dei piloti in gara, in molte sfide si è dovuti ricorrere a molte chiamate di One More Time per decidere chi avrebbe passato il turno.
Tra le più avvincenti quella tra il vincotore della gara di apertura Benazzi con la Bmw M5 Proto ed Errani con la sua Mustang mai così performante finora nel challenge dei traversi che meritatamente è riuscito a battere l'asso di Rovigo il primo a complimentarsi con lui.
Bello anche il confronto tra Graziano Rossi e Andrea Tavoni che per la prima volta ha mostrato al pubblico un contatto duro quanto involontario con Tavoni che, nel tentativo di superare Rossi, è andato allo scontro con la sua M3, uscita malconcia nell'urto contro la possente Mustang.
Lo stesso Rossi si è poi dovuto impegnare allo sfinimento nel confronto con Errani nella semifinale che ha esaltato il pubblico e costretto i giudici a chiamare almeno sei nuovi OOne More Time che hanno permesso ad Errani di conquistarsi la finale primo secondo posto.
Una lotta serrata ed impegnativa che ha poi costretto Rossi al ritiro nella finale 3° 4° posto col giovane Svizzero Rusca che era uscito sconfitto nella semifinale con Miglio tutta di marca BMW, a causa di un problema tecnico sulla sua Mustang. Per Rusca un terzo posto meritato sia per la grinta della giovane età, 25 anni per il pilota di Lugano, che per la tecnica di guida molto spettacolare e redditizia.
Un'inedita finale tra la BMW rosa di Giorgio Miglio e la Mustang di Riccardo Errani ha chiuso il programma vivendo anche questa nell'incertezza del risultato: Errani infatti evidenziava una notevole confidenza con la vettura e si sentiva motivato dall'aver raggiunto la finale, per Miglio la possibilità di conquistare la prima vittoria dopo aver perso la finale in terra sanmarinese causa un problema tecnico.
Sono state necessarie 4 manche ulteriori prima di stabilire il vincitore che, di stretta misura, è stato Miglio con una bella manovra nell'ultimo giro.
La festa finale sotto il podio ha fatto capire a tutti i presenti che tipo di atmosfera si respiri nel Challenge DriftingGp che ha vissuto di sucuro uno dei migliori week end della sua giovane storia in un ambiente, quello del Circuito di Viterbo che per l'occasione si è arrichito di nuove iniziative quali il raduno Tuning, la sfida del mini drifting radiocomandato e la Scuola Drifting attiva per tutto il periodo su uno spazio appositamente riservato.
Prossimo appuntamento il 7 giugno a Barberino del Mugello sotto forma di esibizione mantre la terza prova del Challenge si svolgerà il 12 luglio a Molinella in provincia di Bologna.
Classifiche e calendario su www.driftinggp.it
Carlo Bartalini
p.s. stay tuned, ho trovato la macchina adatta anche io ehehehehe
giovedì 7 maggio 2009
Ruzzi, DriftingGp evento 2 Viterbo
Location kartdromo di Viterbo, pista da 1300 metri con 14 curve, si gioca a chi fa i traversi più belli e stilosi degli altri con macchine spettacolari a trazione posteriore, l'ambiente è simpatico e divertente, i personaggi ci sono e sono lì a divertirsi, il solo pensiero di sentir girare una Mustang lì dentro mi fa salire la pressione.
Si lò so è roba di macchine però è l'unica cosa sana e libera che si può fare con queste, e vi garantisco che l'adrenalina c'è, il gusto lo stesso e si suda come in moto, e in fondo la sensibilità nella guida è un dono dei motociclisti o no?
Si lò so è roba di macchine però è l'unica cosa sana e libera che si può fare con queste, e vi garantisco che l'adrenalina c'è, il gusto lo stesso e si suda come in moto, e in fondo la sensibilità nella guida è un dono dei motociclisti o no?
mercoledì 6 maggio 2009
Siena - Follonica Reloaded
Era il lontano 1983, erano ormai diversi anni che il gruppetto di maniaci del fuoristrada che frequentavo si ritrovava ogni maledetta domenica come dice Pacino, per andare per boschi con le moto. Erano i tempi in cui non esistvano i verdi, quelli all'epoca buttavano ancora l'olio bruciato nelle fogne e guidavano puzzolenti fiat o terribili e inquinanti Ford Transit, potevi andare tranquillo.
Caldo, freddo, pioggia o neve, mai avrei mancato l'appuntamento dal Soldateschi che abitava a una 15ina di km da Siena e la cui casa in campagna rappresentava il punto di partenza per ogni uscita.
D'inverno ti aspettava col camino acceso e il gotto del vino pronto sul tavolo verso il quale ti dirigevi in semiparesi, d'estate il vinello erà più fresco e di qualità più adatta al caldo ma rimaneva come sempre una celestiale visione.
E si partiva spingendoci sempre più avanti verso mete sempre più lontane, vogliosi e desiderosi di trovare altre vie e altre difficoltà da affrontare.
E venne appunto il 1983, il gruppetto si trovò intorno ad un tavolo e nacque la malsana idea, si va al mare! Come al mare, ma è lontano, tutta per i boschi poi chissà quanto ci vuole, e poi, chi le conosce le strade sulla costa.
Mille pensieri ma una soluzione, ci sarà un motoclub o un gruppetto tipo il nostro al mare, vediamo dove e non c'era il ueb...C'era però il moto club Nettuno di Follonica e si riuscì a far capire le nostre intenzioni agli amici in riviera.
Iniziarono una serie di domeniche armati di frecce e sparapunti, dopo tanto si riusci, come gli scavatori di gallerie, a ritrovarci nel punto stabilito, noi partiti da Siena e loro partiti da Follonica, si poteva fare.E visto che era fatta perchè non dirlo in giro magari si aggrega qualcuno.
Ecco alla prima edizione della Siena - Follonica del 1984 si partì in circa 400 moto, l'anno dopo in 700 e quello dopo ancora eravamo oltre 1000 con tanto di sponsor Camel a fare da partner e gente come Maddii a gareggiare.
La prima me la sono goduta facendo la scopa, non di gobbo, magari, si partiva alla fine e si raccattavano i malconci, molti, durante la strada, segnalandoli a quelli con le jeep.
Spesso si operava da psicologi, trovavi gente per le mulattiere o le pietraie che raccontrava di aver visto la Madonna, altri che volevano regalarti la moto pur di essere riportati a casa, il delirio.
Poi con gli anni l'impegno da pura sfida diventò routine e piano piano noi del gruppetto di base si smise di seguire quello che era diventato un evento troppo grosso e per troppi.
E difatti dopo poco, complici anche i verdi, Siena uscì dalla titolazione della manifestazione che comunque, per quanto non da confrontare con l'originale, prosegue col nome di Colle-Follonica a tutt'oggi.
Ma lo spirito è molto diverso, negli anni 80 era una sfida, erano altre moto, non c'erano ne internet nè tantomeno i cellulari, se rompevi qualcosa stavi nel bosco ad aspettare non mandavi i messaggini, mi ricordo che alcuni pur di partecipare compravano la prima cosa da fuoristrada che gli capitava e partivano. E tribolavano ma se arrivavano a Follonica ne godevano per molto tempo.
Ho visto partire gente in Vespa, in Lambretta, addirittura tre ragazzi con una Dyane, erano i tempi in cui si partiva dalla Fortezza di Siena, sembrava di essere a Parigi per lo start della Dakar, pubblico in attesa la mattina dal cancellone, televisioni e fotografi, all'arrivo a Follonica erano migliaia, bloccavi la cittadina, era uno spettacolo.
Ora leggi che si danno appuntamento sui forum, che decidono le assistenze, ora ci sono le mousse al cioccolato e i gps, e addirittura tornano in taxi dall'arrivo mollando le moto sui furgoni dei meccanici, che tristezza, si esce di casa e ci si ritorna con la moto. Poi, as ever, fate come vi pare.
E visto che è dimostrato che fare le cose per molti poi le guasta noi, reduci e adepti del gruppetto dell'80 sapete cosa facciamo tra poco? Partiamo in pochi da Siena e arriviamo belli baldanti a Follonica organizzandocela per conto nostro, sulle strade originali e condita da pic nic nel bosco.
Quando e a che ora lo sanno solo gli invitati che saranno costretti a partecipare con qualsiasi mezzo tassellato a due ruote, in attesa del racconto gustatevi le poche foto che ho ritrovato, è l'edizione della Siena - Follonica del 1986, partenza dalla Fortezza, stavolta ero in corsa senza dover raccattare nessuno, sono il 192 a cavallo della gloriosa Cagiva Ala Rossa 350 4 tempi con cui vinsi anche il Campionato Toscano Enduro classe 4t, ma questa è un'altra storia..
Caldo, freddo, pioggia o neve, mai avrei mancato l'appuntamento dal Soldateschi che abitava a una 15ina di km da Siena e la cui casa in campagna rappresentava il punto di partenza per ogni uscita.
D'inverno ti aspettava col camino acceso e il gotto del vino pronto sul tavolo verso il quale ti dirigevi in semiparesi, d'estate il vinello erà più fresco e di qualità più adatta al caldo ma rimaneva come sempre una celestiale visione.
E si partiva spingendoci sempre più avanti verso mete sempre più lontane, vogliosi e desiderosi di trovare altre vie e altre difficoltà da affrontare.
E venne appunto il 1983, il gruppetto si trovò intorno ad un tavolo e nacque la malsana idea, si va al mare! Come al mare, ma è lontano, tutta per i boschi poi chissà quanto ci vuole, e poi, chi le conosce le strade sulla costa.
Mille pensieri ma una soluzione, ci sarà un motoclub o un gruppetto tipo il nostro al mare, vediamo dove e non c'era il ueb...C'era però il moto club Nettuno di Follonica e si riuscì a far capire le nostre intenzioni agli amici in riviera.
Iniziarono una serie di domeniche armati di frecce e sparapunti, dopo tanto si riusci, come gli scavatori di gallerie, a ritrovarci nel punto stabilito, noi partiti da Siena e loro partiti da Follonica, si poteva fare.E visto che era fatta perchè non dirlo in giro magari si aggrega qualcuno.
Ecco alla prima edizione della Siena - Follonica del 1984 si partì in circa 400 moto, l'anno dopo in 700 e quello dopo ancora eravamo oltre 1000 con tanto di sponsor Camel a fare da partner e gente come Maddii a gareggiare.
La prima me la sono goduta facendo la scopa, non di gobbo, magari, si partiva alla fine e si raccattavano i malconci, molti, durante la strada, segnalandoli a quelli con le jeep.
Spesso si operava da psicologi, trovavi gente per le mulattiere o le pietraie che raccontrava di aver visto la Madonna, altri che volevano regalarti la moto pur di essere riportati a casa, il delirio.
Poi con gli anni l'impegno da pura sfida diventò routine e piano piano noi del gruppetto di base si smise di seguire quello che era diventato un evento troppo grosso e per troppi.
E difatti dopo poco, complici anche i verdi, Siena uscì dalla titolazione della manifestazione che comunque, per quanto non da confrontare con l'originale, prosegue col nome di Colle-Follonica a tutt'oggi.
Ma lo spirito è molto diverso, negli anni 80 era una sfida, erano altre moto, non c'erano ne internet nè tantomeno i cellulari, se rompevi qualcosa stavi nel bosco ad aspettare non mandavi i messaggini, mi ricordo che alcuni pur di partecipare compravano la prima cosa da fuoristrada che gli capitava e partivano. E tribolavano ma se arrivavano a Follonica ne godevano per molto tempo.
Ho visto partire gente in Vespa, in Lambretta, addirittura tre ragazzi con una Dyane, erano i tempi in cui si partiva dalla Fortezza di Siena, sembrava di essere a Parigi per lo start della Dakar, pubblico in attesa la mattina dal cancellone, televisioni e fotografi, all'arrivo a Follonica erano migliaia, bloccavi la cittadina, era uno spettacolo.
Ora leggi che si danno appuntamento sui forum, che decidono le assistenze, ora ci sono le mousse al cioccolato e i gps, e addirittura tornano in taxi dall'arrivo mollando le moto sui furgoni dei meccanici, che tristezza, si esce di casa e ci si ritorna con la moto. Poi, as ever, fate come vi pare.
E visto che è dimostrato che fare le cose per molti poi le guasta noi, reduci e adepti del gruppetto dell'80 sapete cosa facciamo tra poco? Partiamo in pochi da Siena e arriviamo belli baldanti a Follonica organizzandocela per conto nostro, sulle strade originali e condita da pic nic nel bosco.
Iscriviti a:
Post (Atom)