lunedì 24 giugno 2013

Rally Italia Sardegna 2013

Guardate chi c'era a farmi compagnia alla partenza...


lunedì 17 giugno 2013

Come volevasi dimostrare

Siccome quando possibile mi piace verificare se certi miei articoli corrispondono al vero, sono andato a farmi un giro a Roma passando anche dalle lochescion del 110 anniversario HD.
Bene, avevo ragione, su tutta la linea poi :)

lunedì 3 giugno 2013

Momenti di Motogp

Un week end al Mugello e una gara di Campionato del Mondo MotoGp per l'appunto, scegliere un momento tra i milioni di pixel che ti sono passati dentro la testa.
Deluderò chi si sarebbe aspettato femmine oppure una relativa al contatto tra Alvaro e Valentino che ha determinato la fine della gara che fino a quel momento, e vi pare poco, aveva già trovato un vincitore:


Prima curva, primo giro Gara MotoGp Gran Premio d'Italia, Giorgino Lorenzo gran manico stacca a dueetrenta alla San Donato e infila a cattivo Pedrosino esibendosi, come si evince dalla foto, in una piega oltre il limite valutate tutte le situazioni.
Col rispetto per tutti ad oggi, oggi, quando Lorenzo è in palla non c'è trippa per gatti e questa è una dimostrazione fin troppo esagerata.

Come sempre omho

martedì 7 maggio 2013

Tecnologia utile

Visto che ne studiano nere per affogarci nella tecnologia e chiuderci tutti dentro a degli schermi, ma un sistema di controllo del meteo a disposizione della popolazione? basterebbero anche solo i week end col sole, ci sto a prendere anche un poca d'acqua.....ma un poca eh....

mercoledì 27 marzo 2013

Capisco il Centenario ma 110 proprio...

Ciao amici, oggi mi inoltro nel buisness motociclistico per parlare di un evento che sta monopolizzando il 2013, Harley Davidson festeggia il 110° anno di esistenza, legittimo ok, affari loro, appunto, affari buisness.
Non ci vedo altro infatti se non affari, soldi, mercato, creazione di nuovi fenomeni del manubrio che andranno a mantenere il mercato bello attivo, e potrei fermarmi qui, è fin troppo chiaro, ma mi inoltro e sarò anche antipatico lo so ma non me ne frega granchè.
L'idea o meglio il pensiero mi è venuto l'altra sera ad una cena, ad un certo punto un 50 enne tutto firmato mi avvicina e mi dice tutto entusiasta "ci vieni a Roma al raduno del Centodecennale? io vado è l'evento dell'anno" ...scusa chiedo ma hai una Harley?... "certo l'ho comprata ieri!!" ....ah bene dico e la Bmw Gs?... "quella ce l'ho sempre è per viaggiare!"...................
Ho resistito alla tentazione di tirargli una testata e senza salutarlo ho cambiato interlocutore però mi ha fatto pensare.
So di non avere inventato io l'andare in moto ci vado da quando ho 7 anni, lavoro con le moto da sempre, sia in officina che come voce o come penna però sono appassionato di Harley Davidson e di chopper e questi ferri mi hanno fatto conoscere luoghi ma sopratutto persone importanti, alcune, molte, con cui siamo e restiamo amici da più di 25 anni quindi parlo sereno.
Harley Davidson festeggiò 100 anni nel 2003, il centenario, quello si un evento da sfruttare, un secolo di vita, una tradizione, un modo di vivere le due ruote e un marchio che più storico non ce ne è, bicilindrici di ferro che sfidano l'evoluzione, bello no, V-Rod a parte, ma ogni tanto le cazzate ci stanno.
Il Centenario regalò momenti indimenticabili ricordo, modelli di moto che valgono nel tempo, ma generò anche una miriade di "figli del centenario" che iniziarono ad entrare nel giro, finalmente soddisfatti di aver trovato qualcosa che dava un senso alla loro vita.
Si perchè prima non sapevano niente di niente, magari, se non avevano vissuto da pedoni a quattro ruote fino ad allora, rimbalzavano su qualche giap, qualche scooterone o magari anche su qualche cabrio ma non se li cacava nessuno, poi grazie ad un bombardamento mediatico capirono che forse comprarsi una Harley poteva dare un senso alla loro vita.
E via dal concessionario a comprarsi un bel pacchetto finito, moto, giubbotto, casco e stivali, tutto finanziato, ma chi se ne frega, ora sono un harleysta..per il resto c'è la tessera hog e meno male perchè non sanno cosa sia un cacciavite o un registro frizione, tengono stretto il telecomando dell'allarme e godono al suono che fa questo, chiù chiù, raramente li vedi in giro da soli, non sò forse da soli si vergognano, si sentono a disagio, forse anche ridicoli.
A tenerli attivi ci pensa il cosmo HD e i satelliti, riviste, shop, fiere, obblighi vari, se poi ti rimane qualche soldo allora esageri con casco cool, le scarpe alla moda, pantaloni di tizio e giubbotto di caio, basta sia firmato.
E che queste ultime voci contino lo si evince andando ai raduni più blasonati, le conversazioni son quelle dalla parrucchiera, è raro trovare qualcuno che si avventura sugli aspetti tecnici a meno di non avere sotto mano l'ultima fattura dettagliata delle modifiche fatte fare, di cui conta quanto hai speso non in cosa hai speso...quindi si parla di vestiti, scarpe, gilet, anelli etc etc, e più sei agghindato e alla moda e più sei ganzo, se poi sei tatuato come un maori allora sei il top.
Ma i figli del centenario dopo un poco si annoiano, si va bene raduni, yoghi e bubu, qualche trasferta senza pericoli nel solito posto all'estero per sfoggiare l'adesivo autostradale e patch, patch appiccicate come moscerini in una sera d'estate in pianura padana a 100 all'ora.
I più arditi dopo qualche anno in sella a robe a iniezione profumate di pelle riescono ad appassionarsi e tornano a modelli col cuore, che puzzano, che magari si rompono e richiedono il tuo intervento invece di quello del megashop di zona pronto a sfilarti giustamente i soldi di tasca perchè, in fondo, ti ha dato un motivo di vita e questo lo devi pagare.
Gli arditi tra gli arditi, quelli che si sporcano le mai poi capiscono e iniziano a distaccarsi dal formicaio e se la godono in gruppi emarginati dalla massa ma di sicuro più puri nello spirito.
Si ma gli altri? Riempito il gilet, riempito il garage di pezzi originali cambiati a suon di stipendi, poi?La concorrenza è spietata, escono auto accattivanti, modelli sfiziosi, l'inverno è lungo, piove sai che magari mi prendo un maggiolino o una 500 per fare il fenomeno anche con la neve, meglio fare il figo che prendere freddo, insomma ci voleva qualcosa per rinverdire i fasti della grande famiglia, anche perchè potrebbe non bastare il metalflake per convincere nuovi adepti.
E allora perchè non inventarsi un bel centodecennale, magari dove il business Hd funziona come tale e fare una mega festa a Roma e creare nuovi fenomeni?
Penso che sarà un bell'evento, vedo che suoneranno i falsi Ac/Dc.. magari ci farò anche un salto perchè è un motivo per salutare il Papa nuovo in piazza San Pietro che non sarà molto contento di vedere tutti quei soldi buttati in robe ludiche invece che in beneficenza (la faccia lui io ho fatto i chiodi per comprarla e comunque faccio spesso elemosina o opere buone se capita) molti compreranno le moto del centodecennale cromata in taiwan e si sentiranno Peter Fonda all'istante, in fondo si sono comprati una vita, gli altri saranno tutti cretini.
Una domanda? ma prima dove eravate e sopratutto cosa eravate?
Cari presunti biker non ve la prendete per quello che scrivo, c'è già chi farà peggio di voi e noleggerà l'Harley per quei tre giorni e poi tornerà a fare il simpatico con le hogan ai piedi, tanto non se ne accorgerà nessuno che è un falso biker eheheh

venerdì 1 marzo 2013

Evoluzione

un ritrovamento fotografico che spiega molte cose, così ero, così sono, un manubrio tra le mani, si nasce e ci si evolve, ma certe cose non cambiano, sono fortunato.



lunedì 28 gennaio 2013

Costa Rica...

Era il 1995 in Costa Rica.........


My old HD's

L'inverno è adatto a tante cose, tra queste curiosare in un vecchio cassetto di foto e ritrovare quasi tutte le Harley possedute e modificate fa piacere, le metto.
Manca la prima, la FXR 1981, avevo una foto con Polaroid....

Iniziamo con questa che di serie era niente meno che una Electra Glide FLH del 1983, buttato via quasi tutto della configurazione originale....

 Poi abbiamo una Softail Heritage in versione Elettra Police, di lì a poco uscì il Road King....

 Heritage Softail 1991, piena zeppa di orpelli.

 Softail Custom un poco spoglia..
La storia continua...se trovo le foto....

lunedì 26 novembre 2012

Hey


E' passato del tempo dall'ultimo pezzo scritto quà, magari vi sarete preoccupati, altri mi
hanno chiamato, altri ancora mi hanno parlato dei miei scritti e mi ha fatto piacere.
Non è che non siano successe cose raccontabili in questo periodo ma semplicemente non ho
visto motivi per raccontare anche di birbantate, non è il caso e così come è sempre il caso
a generare situazioni, pensieri, emozioni, bene questi ha voluto far succedere qualcosa che
mi ha stimolato quindi scrivo.
Quando si arriva in questa stagione capita di sentirsi un pò come tubetti di dentifricio
vuoti, ma se siete come me non vi ricorderete di comprarne uno se non i giorno che dovrete
aprire il vecchio con un coltello per racimolare il poco prodotto in grado di dare sollievo
alle fauci.
Questo il punto, capire che finito uno ne arriva uno nuovo e si riparte e lo stesso vale per
noi Motociclisti. Si M maiuscola, Motociclista è quello che l'assicurazione la tiene 12 mesi
non mette in letargo tutto e d'inverno fa il fighetto invece che il truce.
D'inverno ci si veste e si continua, ci sono robe moderne da mettersi addosso talmente
pratiche da ringraziare chi le ha fatte, mica gli strati di maglioni e giubbotti che ti
rendevano impossibile anche solo pensare di aprire la benzina tanto eri ingolfato, adesso
due robette fini e sei agile come sempre, quindi si prosegue, magari a ranghi ridotti.
Per me è impossibile privarmi delle sensazioni di andare in moto, della bellissima
solitudine mentale accompagnata dal battito del cuore della moto e dalle magnificenze che
offrono certi panorami o semplicemente lo scorrere dell'asfalto sotto le ruote.
L'occasione è ghiotta e ce la offrono gli amici Booze Fighters con un invito per un sano
pranzo ca base di olio nuovo in clubhouse quindi un oretta buona di strada che in una grigia
domenica di fine novembre con molti files nella testa da ordinare, prendo subito con
entusiasmo insieme a Frank che è da annoverare tra le più grandi fortune della vita.
Si parte belli spediti, il volto riparato dalla bolla trasparente sul casco trova il giusto
respiro,, percorri la Siena Firenze e sai che non devi scordarti di stare su di un campo
minato, concentrazione, pronto allo scartobuca, passo spedito, il motore gira bene, sai di
aver controllato tutto, puoi staccare le ruote da terra e iniziare a goderti il momento in
attesa che ti si presenti il primo pensiero che esula dal contesto, quelli che ti vengono
quando proprio sei solo. E quella della moto è una solitudine consapevole, ne sei padrone,
sei circondato dal mondo, sei in balia del fato, sei padrone dei movimenti, ma non ci sono
voci, non ci sono schermi, è tutto vero come è vero il profumo che ti senti addosso
nonostante l'aria aperta che non è quello della lei che ti porta in sella, ma quello della
lei che hai stretto tra le braccia fino a poche ore prima, emozione su emozione, il cuore
che batte a ritmo di V twin, le orecchie tese ad ascoltare tutti i rumori, la tesa che guida
e l'anime che pensa a tutt'altro, quante cose insieme.
Ed è bellissimo.
Come è bellissimo acquisire dopo pochi chilometri la consapevolezza della rarità di essere
così in pochi a goderla, ci sono due moto in strada, il resto chiuso nelle loro scatole di
metallo, ma perchè non vanno in moto?
Se lo facessero tutti non sarebbe così, siamo una razza di sognatori, di viaggiatori, di
cercatori di qualcosa che non sappiamo ma ci fa stare bene, ce la godiamo, sappiamo perchè
siamo rari.
Chissà perchè io, come mi è presa di vivere giornate con le braccia in alto appese ad un
anacronistico sterzo alto seduto su un chopper senza parafango, vecchio di 20anni e passa,
capace di guastarsi all'improvviso, come mi sarà entrato in testa questo.
E mentre ci penso da una scatola di metallo che mi precede vedo una manina che mi saluta
sorridente, è un bambino che con la sorellina se ne sta girato sulla cappelliera (si chiama
così, pare che in italia senza cappelliera non si possa vivere, siamo il paese dei cappelli
evidentemente) dicevo appoggiati alla cappelliera che mi guardano estasiati e felici.
La bambina smette e sparisce sul sedili di una auto che adesso riconosco, una terribile
nissan nuke, na schifezza, torno sul bambino.
Adesso mi guarda, col viso appoggiato sulle braccia incrociate, non ride, non saluta, pensa.
Mi guarda e pensa, probabilmente è successo anche a me da bimbo ma adesso mi sento come in
contatto con lui, io sono il motivo dei suoi pensieri, lui non sa chi sono, che volto ho lui
pensa a quell'uomo con la moto buffa che invece di stare in una scatola come tutti bellino
lucido e firmato, se ne va in giro per i cazzi suoi in moto con questo freddo, penserà che
c'è qualcosa di diverso in me, magari l'avrò convinto.
Poi il suo babbo sgassa, mette la freccia e accelera, ingarellandosi con un altro frustrato
con altro cesso a quattro ruote e famiglia al seguito.
Il bambino capisce, ha già capito che certe battaglie il motociclista non le combatte, non
ci perde tempo, alza la manina e mi saluta sparendo in corsia di sorpasso, sa come è fatto
il babbo, sa quanto rompe i coglioni la mamma, quanto è odiosa la sorellina tutta treccine,
si rassegna, però il si porterà nei sogni il motociclista di quella domenica mattina e forse
un giorno si ritroverà come quello, quel giorno avrà dato molte risposte ai suoi perchè.

Bart

mercoledì 5 settembre 2012