mercoledì 27 marzo 2013

Capisco il Centenario ma 110 proprio...

Ciao amici, oggi mi inoltro nel buisness motociclistico per parlare di un evento che sta monopolizzando il 2013, Harley Davidson festeggia il 110° anno di esistenza, legittimo ok, affari loro, appunto, affari buisness.
Non ci vedo altro infatti se non affari, soldi, mercato, creazione di nuovi fenomeni del manubrio che andranno a mantenere il mercato bello attivo, e potrei fermarmi qui, è fin troppo chiaro, ma mi inoltro e sarò anche antipatico lo so ma non me ne frega granchè.
L'idea o meglio il pensiero mi è venuto l'altra sera ad una cena, ad un certo punto un 50 enne tutto firmato mi avvicina e mi dice tutto entusiasta "ci vieni a Roma al raduno del Centodecennale? io vado è l'evento dell'anno" ...scusa chiedo ma hai una Harley?... "certo l'ho comprata ieri!!" ....ah bene dico e la Bmw Gs?... "quella ce l'ho sempre è per viaggiare!"...................
Ho resistito alla tentazione di tirargli una testata e senza salutarlo ho cambiato interlocutore però mi ha fatto pensare.
So di non avere inventato io l'andare in moto ci vado da quando ho 7 anni, lavoro con le moto da sempre, sia in officina che come voce o come penna però sono appassionato di Harley Davidson e di chopper e questi ferri mi hanno fatto conoscere luoghi ma sopratutto persone importanti, alcune, molte, con cui siamo e restiamo amici da più di 25 anni quindi parlo sereno.
Harley Davidson festeggiò 100 anni nel 2003, il centenario, quello si un evento da sfruttare, un secolo di vita, una tradizione, un modo di vivere le due ruote e un marchio che più storico non ce ne è, bicilindrici di ferro che sfidano l'evoluzione, bello no, V-Rod a parte, ma ogni tanto le cazzate ci stanno.
Il Centenario regalò momenti indimenticabili ricordo, modelli di moto che valgono nel tempo, ma generò anche una miriade di "figli del centenario" che iniziarono ad entrare nel giro, finalmente soddisfatti di aver trovato qualcosa che dava un senso alla loro vita.
Si perchè prima non sapevano niente di niente, magari, se non avevano vissuto da pedoni a quattro ruote fino ad allora, rimbalzavano su qualche giap, qualche scooterone o magari anche su qualche cabrio ma non se li cacava nessuno, poi grazie ad un bombardamento mediatico capirono che forse comprarsi una Harley poteva dare un senso alla loro vita.
E via dal concessionario a comprarsi un bel pacchetto finito, moto, giubbotto, casco e stivali, tutto finanziato, ma chi se ne frega, ora sono un harleysta..per il resto c'è la tessera hog e meno male perchè non sanno cosa sia un cacciavite o un registro frizione, tengono stretto il telecomando dell'allarme e godono al suono che fa questo, chiù chiù, raramente li vedi in giro da soli, non sò forse da soli si vergognano, si sentono a disagio, forse anche ridicoli.
A tenerli attivi ci pensa il cosmo HD e i satelliti, riviste, shop, fiere, obblighi vari, se poi ti rimane qualche soldo allora esageri con casco cool, le scarpe alla moda, pantaloni di tizio e giubbotto di caio, basta sia firmato.
E che queste ultime voci contino lo si evince andando ai raduni più blasonati, le conversazioni son quelle dalla parrucchiera, è raro trovare qualcuno che si avventura sugli aspetti tecnici a meno di non avere sotto mano l'ultima fattura dettagliata delle modifiche fatte fare, di cui conta quanto hai speso non in cosa hai speso...quindi si parla di vestiti, scarpe, gilet, anelli etc etc, e più sei agghindato e alla moda e più sei ganzo, se poi sei tatuato come un maori allora sei il top.
Ma i figli del centenario dopo un poco si annoiano, si va bene raduni, yoghi e bubu, qualche trasferta senza pericoli nel solito posto all'estero per sfoggiare l'adesivo autostradale e patch, patch appiccicate come moscerini in una sera d'estate in pianura padana a 100 all'ora.
I più arditi dopo qualche anno in sella a robe a iniezione profumate di pelle riescono ad appassionarsi e tornano a modelli col cuore, che puzzano, che magari si rompono e richiedono il tuo intervento invece di quello del megashop di zona pronto a sfilarti giustamente i soldi di tasca perchè, in fondo, ti ha dato un motivo di vita e questo lo devi pagare.
Gli arditi tra gli arditi, quelli che si sporcano le mai poi capiscono e iniziano a distaccarsi dal formicaio e se la godono in gruppi emarginati dalla massa ma di sicuro più puri nello spirito.
Si ma gli altri? Riempito il gilet, riempito il garage di pezzi originali cambiati a suon di stipendi, poi?La concorrenza è spietata, escono auto accattivanti, modelli sfiziosi, l'inverno è lungo, piove sai che magari mi prendo un maggiolino o una 500 per fare il fenomeno anche con la neve, meglio fare il figo che prendere freddo, insomma ci voleva qualcosa per rinverdire i fasti della grande famiglia, anche perchè potrebbe non bastare il metalflake per convincere nuovi adepti.
E allora perchè non inventarsi un bel centodecennale, magari dove il business Hd funziona come tale e fare una mega festa a Roma e creare nuovi fenomeni?
Penso che sarà un bell'evento, vedo che suoneranno i falsi Ac/Dc.. magari ci farò anche un salto perchè è un motivo per salutare il Papa nuovo in piazza San Pietro che non sarà molto contento di vedere tutti quei soldi buttati in robe ludiche invece che in beneficenza (la faccia lui io ho fatto i chiodi per comprarla e comunque faccio spesso elemosina o opere buone se capita) molti compreranno le moto del centodecennale cromata in taiwan e si sentiranno Peter Fonda all'istante, in fondo si sono comprati una vita, gli altri saranno tutti cretini.
Una domanda? ma prima dove eravate e sopratutto cosa eravate?
Cari presunti biker non ve la prendete per quello che scrivo, c'è già chi farà peggio di voi e noleggerà l'Harley per quei tre giorni e poi tornerà a fare il simpatico con le hogan ai piedi, tanto non se ne accorgerà nessuno che è un falso biker eheheh

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