Salone della moto. E fin qui tutto a posto in fondo è una sigla quindi ok. Poi ci vai e ti ritrovi in un fitto notevole, quasi opprimente, stand su stand, tute caschi segate varie, invenzioni improbabili e sopratutto cinesi,che fanno di tutto uguale (più o meno) alle cose di marche conosciute. Non bastassero loro ci sono gli indiani che si esibiscono in tute di pelle e altre primizie di sicura qualità.... mah, nel dubbio sono andato sul sicuro evitando i sovracitati come la peste, però la sensazione di mercato rionale resta.
Passando alle moto poche novità, l'ennesima evoluzione Ducati, molto bella, una Triumph simil Bmw, simil Yamaha che è simil Bmw che è simil Triumph insomma una roba della serie tantoneldesertononcivado, ben fatta direi.., poi vai alla HD e ti ritrovi moto parecchio ammodernizzate quasi cinesizate e un piccolo esercito in divisa, ma è un bello stand. Peccato che al suo fianco ci sia lo stand di tale Headbanger, un serie di moto simil HD che non so come sono in vendita e paiono anche omologate, come faranno a passare l'omologa col carburatore S&S e senza parafanghi....vorrei proprio sapere... quel che mi colpisce e che sembrano tollerate dai neo capi HD soprattutto i nostrani, Carlo Talamo sta tentando di riavvivarsi per uscire dalla tomba e andare a spaccare tutto e tutti, lo sento, farebbe anche bene.
Fuori gara garette cross e free style, cose che facevo organizzavo e speakeravo già 20 anni fa al Motor Show a Bologna quindi niente di nuovo, però merita la visita anche per capire in che stato di crisi vive il settore nonostante le facce (false) sorridenti e per vedere lo spazio custom ritagliato proprio alla fine del salone arricchito da belle moto e qualche artista compreso l'amico Ricky con i suoi pennelli e la sua splendida arte di pinstriper, e non ultimi gli Hell's Angels di Milano, ecco, merita solo questo ultimo spazio di fiera, il resto no.